Redazione

Non ci voleva poi granché a capire che la ferita più grande che quest’amministrazione sta provocando alla nostra città è la totale mancanza di buon senso che la contraddistingue. E credetemi non mi riferisco di certo all’incapacità ad adottare politiche di lungo periodo per rilanciare il territorio e l’economia. Nossignore, qua si tratta proprio dell’Abc della politica e della buona amministrazione. Senza nessuna pretesa di esaustività, segnaliamo una piccola-grande follia di questi giorni, che da sola dà il senso della totale confusione che regna a Palazzo Garopoli. E che purtroppo ha finito per contagiare un apparato politico-burocratico sempre più allo sbando. Dunque, i fatti riguardano un’ordinanza (quanto mai opportuna) emanata dal sindaco qualche tempo fa, che ha dato la possibilità ai titolari dei nostri lidi di chiedere un aumento del 20 per cento della superficie demaniale loro concessa, in modo da poter mantenere in spiaggia la distanza di sicurezza prevista dai decreti anti Covid e non perdere così gli introiti della stagione in corso, che sarebbero crollati causa riduzione di sdraio e ombrelloni. Sapete cosa ne è uscito? Un caos totale, perché mentre gli operatori turistici, in attesa delle autorizzazioni (che per il brutto momento dovevano essere una formalità), avevano piazzato, sulla maggiore superficie richiesta, ombrelloni e sdraio, il comune non riusciva a evadere in tempi ragionevoli, causa mancanza di personale, le istanze presentate dagli imprenditori, con la conseguenza che la capitaneria di porto una volta avviati i controlli si è vista costretta a sequestrare e a smantellare buona parte delle nuove superfici per mancanza, appunto, di “autorizzazioni”. Una cretinata che ci espone a una figura di merda epocale, che insieme al mare sporco, ai rifiuti per strada, alla puzza di fogna e alla mancanza di acqua farà scappare turisti e soldi, dimezzando così il reddito degli operatori turistici, quello, per capirci, con cui si pagano le tasse comunali e soprattutto gli stipendi dei lavoratori del settore, che non potranno essere garantiti dalle imprese il cui futuro sarà incerto per via di qualche genio che ha pensato si possa dormire su una questione delicata come le concessioni demaniali anti Covid. E pensare che per evitare questo caos sarebbe bastato solo prepararsi in tempo e nient’altro. Intanto questi sono ancora lì che discutono, magari di statuto comunale.