Vi è una cosa che mi infastidisce molto nelle discussioni politiche in cui sempre più raramente m’intrattengo: ed è quando qualcuno a cuor leggero addossa la colpa della crisi economica e sociale che stiamo attraversando alla gente, che essendo troppo ignorante dicono sia convinta di vivere nel migliore dei mondi possibili, quando in realtà non si accorge di sopravvivere, perché drogata dai finanziamenti assistenziali, in un sistema reso inefficiente e corrotto da troppo statalismo.
Era la metà di agosto e Ahmed era sospeso a metà tra una vita e l’altra. L’unica differenza, rispetto alle altre volte, era che questa volta vedeva il futuro in maniera più rosea.
Molti di noi, di fronte alla notifica di una cartella esattoriale alzano le spalle, la prelevano dalle mani di un ignavo messo notificatore, magari
bestemmiando, poi, il più delle volte, vista la crisi che non dà tregua, la gettano in qualche cassetto dove vi resta fino a quando arriva l’ingiunzione di pagamento, che spesso è una vera e propria batosta.
Molti di noi, di fronte alla notifica di una cartella esattoriale alzano le spalle, la prelevano dalle mani di un ignavo messo notificatore, magari bestemmiando, poi, il più delle volte, vista la crisi che non dà tregua, la gettano in qualche cassetto dove vi resta fino a quando arriva l’ingiunzione di pagamento, che spesso è una vera e propria batosta.
Succede, soprattutto con le tasse locali, a molti nostri concittadini appartenenti a tutti i ceti, a cominciare da quello produttivo, che dopo aver avuto a che fare con Equitalia, da qualche anno sono alle prese con la SOGET. La società pescarese che, nonostante stia operando, dal primo gennaio, in regime di proroga (in attesa che sia affidata la nuova gara d’appalto, indetta per i prossimi giorni), pare sempre più impegnata nel recupero del denaro che manca nelle casse comunali.
Dicevamo pare, poiché, per qualcuno, le procedure utilizzate per la riscossione dei tributi non sarebbero del tutto chiare, anche se il metodo è semplice. Funziona più o meno così: la SOGET emette, periodicamente, i ruoli della riscossione (tranne quelli delle multe, che arrivano dal comando della Polizia locale) e poi invia ai cittadini, tramite i suoi messi, le notifiche delle cartelle o le ingiunzioni a pagare.
Fin qui sembrerebbe normale routine, se non fosse che per qualche professionista autorevole, che in questi giorni ha visionato le cartelle giunte ad alcuni suoi clienti, questi atti potrebbero essere nulli, poiché, come ci dice, “ad eseguire le notifiche, almeno dal gennaio scorso, ma ho dubbi anche sul passato, potrebbe essere, o essere stato, personale non abilitato a farlo, magari perché proveniente da altri comuni, dopo che la stessa SOGET aveva provveduto a licenziare i vecchi messi notificatori, alcuni dei quali in servizio da circa vent’anni” . Ai quali, diciamo noi, bisognerebbe aggiungere tutto l’altro personale di lungo corso che, a differenza di tanti pivelli tenuti in servizio e spostati in altre sedi regionali, quasi fossero degli intoccabili, è stato licenziato su due piedi.
Ma tornando a ciò che ci ha riferito il nostro amico commercialista, che si sente ben lieto di consigliare a suoi clienti di proporre ricorso verso atti forse viziati, c’è da dire che noi, come cittadini, siamo invece molto preoccupati, perché una situazione del genere potrebbe aprire nelle casse comunali, qualora i ricorsi dei contribuenti fossero accolti, un buco senza precedenti. Ecco perché suggeriamo al sindaco, che è persona seria e corretta, di verificare al più presto se tutto il personale della SOGET, addetto alle notifiche, sia abilitato, altrimenti saranno dolori, soprattutto per la validità degli atti prodotti, a cominciare dalle procedure esecutive attivate.
Un disastro, che, partendo proprio dall’alta percentuale di errore nell'invio delle cartelle che potrebbe essere accertato dalle commissioni tributarie, arriverebbe come un fulmine a ciel sereno su un comune che solo ora sta lentamente uscendo dal tunnel del dissesto finanziario. Qui, infatti, con i numeri non si scherza, per cui il controllo del sindaco sarebbe necessario al fine sia di verificare se esiste per davvero una situazione del genere sia, nell’eventualità, a quantificare il danno erariale provocato alle casse cittadine, che, come potete capire, potrebbero restare all’asciutto. Anche se il nostro auspicio è che tutto sia una bolla di sapone, pronta a esplodere ben presto.
Redazione