Editoriali

Quando la sera andavamo in Via Nazionale

Un tempo, neanche così tanto lontano, si diceva “facciamo quattro passi su Via Nazionale”, allo Scalo di Corigliano, che poi altro non era se non un percorso a tappe per vivere l’atmosfera “da bar” o da “bar dello sport”, per dirla alla Stefano Benni, che caratterizzava quella strada, che ormai non c’è più neanche a cercarla col lanternino. Spazzata via da una modernità che alla birra Raffo o Dreher o al quartino di vino “paesano” preferisce il cocktail fighetto (però solo nella giusta location, con gli ingredienti trendy) e che il caffè manco lo beve più. Al massimo si concede un matcha latte, col take-away che fa tanto newyorkese anche se poi, la sera, si torna a casa in Contrada Madonna della Catena o a Giannone di Schiavonea. Un’atmosfera, orgogliosamente, tenacemente, indissolubilmente legata al bar degli anni Settanta, Ottanta, pure Novanta, che oggi non potrebbe esistere proprio. E chi ci va più, al bar, che tra l’altro non esiste più? A quello tradizionale, col biliardo bucherellato sul tappetino verde causa cicche spente in momenti poco opportuni (come quelli del Caffè Ariston o del Bar Gravina nel centro storico), con l’immancabile partitina a briscola nell’angolo in fondo a destra (del bar Labonia o di Zio Pasquale Marino), il catalizzatore della vita di ogni piccolo paese, la mattina pieno per il caffè, spesso corretto con Sambuca o Vecchia Romagna, di chi andava a lavorare presto, il pomeriggio zeppo di ragazzini, come noi, che parlavano di calcio o organizzavano partite di calcio nel piazzale della vicina stazione ferroviaria (il nostro San Siro), la sera intasato dalle compagnie maschili per la birra o il bicchierino della staffa. Siamo rimasti in pochi, fieri nostalgici di quegli ultimi scampoli di socialità vera, stretta tra uno sfottò gratuito e il conto sempre aperto per il paesano che non poteva permettersi una birra ma che ne beveva tre senza sentirsi mai a scrocco (perché nessuno glielo faceva pesare). In pochi anni, su Via Nazionale, hanno chiuso tutti: anche lo storico Bar Sanremo, l’ultimo che resisteva stoicamente, da poco ha tirato giù la serranda e arrivederci. E lo stesso è successo a tanti altri locali storici, sostituiti da attività sempre più specializzate: yogurterie, gelaterie, croissanterie, kebabberie, friggitorie, cretinerie. Colpa del Covid, dicevano, che su alcune attività ha pesato più che altrove, ma raccontiamocela tutta: la discesa era cominciata anche prima della pandemia. Il discorso, qui, è molto più articolato e non ha (solo) a che vedere con le bollette sempre più care, con la burocrazia che in questo Paese riesce a uccidere anche l’imprenditore più motivato, coi costi di gestione, con l’inflazione o con la difficoltà a trovare personale qualificato. È che sono cambiate le nostre abitudini, siamo cambiati noi. Ci siamo dimenticati delle bombe del Bar Sanremo o dell’Ariston e le abbiamo sostituite con paste sempre più gourmet, più raffinate, più sofisticate al punto che non andiamo più al bar, andiamo direttamente in pasticceria, che per i costi è come andare in gioielleria. Le poche partite di calcio che davano in televisione, solo della nazionale e rigorosamente in bianco e nero (con Martellini e Pizzul), non ce la sciroppiamo più nella mitica saletta verde del bar De Pasquale con gli amici, abbiamo il maxischermo da 60 pollici in casa, ci siamo spostati tutti lì. Ai ragazzi il caffè piace sempre meno, il vino piace così così, i giochi tipo carte e freccette non piacciono proprio più. Sopravvive leggermente meglio chi mantiene la licenza per i tabacchi, le marche da bollo sono diventate una scocciatura, che sia in città, in montagna, o al mare è lo stesso andazzo. E per noi nostalgici del flipper (che siamo venuti su a suon di urla del mitico Samuele Minisci, che al Bar Ionio minacciava di portarselo a casa, il flipper) è anche un mezzo colpo al cuore. Ma va così. Ci consoliamo illudendoci che, prima o poi, torneremo a vederci in qualcosa di simile al mitico Bar di Zio Rocco, sempre su Via Nazionale, Scalo di Corigliano.