Contrappunti

Intervista ai Malbianco

Chi è Malbianco?

Malbianco è solo una band. (ridono)
A volte ci piace essere un clan, altre invece un simpatico trio di amici.
Ad ogni modo siamo in tre: Carlo, Antonio ed Alessandro.

Da dove viene il nome Malbianco?

É una domanda che non ci è stata mai posta. (ridono ancora)
Il termine Malbianco è stato posto in auge da Carlo quando fondò
questo progetto musicale.
Lo trovava un nome accattivante e spudoratamente romantico e malinconico.
Oidio o in gergo mal bianco è il nome di una malattia trofica delle
piante, inutile scendere nei tecnicismi, se ne volete sapere di più
“google vi è amico” (sorridono)

Come si sono formati i Malbianco?

Oggi siamo preparati su tutto, incredibilmente conosciamo tutte le
risposte alle domande del prof. Easy, Carlo fonda Malbianco nel 2014,
in un periodo di siccità musicale, dapprima come progetto solista e
poi successivamente mutato in band con l’arrivo di Antonio e
Alessandro nel 2015.

Avete già un album all’attivo, di cosa parla?

La risposta è si!
In vero all’attivo ce ne sono due: l’omonimo “Malbianco” uscito nel
2014, e “Bloom Boom” nel 2015.
I nostri album sono un po’ il nostro dna musicale, tinti e variopinti di
parole.
Non c’è mai una tematica predominante, loro racchiudono ciò che siamo
stati, ciò che siamo e anche un po’ di ciò che saremo. Una strada a
senso unico che l’ascoltatore può ripercorrere più volte, riuscendo a
intuire le nostre sensazioni ed esperienze di vita vissuta.

 

Siete in studio per il nuovo album, potete spoilerarci qualcosa?

Yep, siamo agli sgoccioli. Dopo quasi undici mesi in studio, il 13
Novembre uscirà il nuovo singolo che farà da apripista al nostro terzo
album.
Abbiamo anticipato qualcosina sulle nostra pagina instagram e su
youtube caricando un piccolo pezzettino del video clip.
Il singolo è intitolato: “la collana di Tripo”

Qual è il vostro approccio alla musica?

Essendo tre persone probabilmente molto diverse, la domanda è un po’ ostica,
ma non impossibile. Ci proviamo:
Per farla breve accosteremo ai nostri i nomi uno o più aggettivi calzanti.
Carlo: funesto e selvaggio
Antonio: mistico e confuso
Ale: calmo e metodico.

Il vostro approccio al mondo?

Ultraaaa easyyy:
Funesto e selvaggio.
Mistico e confuso.
Calmo e metodico.
(sorridono)

Un parere sulla scena musicale italiana.

L’italia non ha mai avuto una vera e propria scena nell’underground
fino ad oggi, ma solo una sporadica nicchia di gruppi stra-validi che
in passato ho adorato, dice Carlo. Oggi come oggi con l’avvento
dell’indie c’è stata una boccata di aria fresca. Mi spiego meglio, ora
come ora il nostro paese ha un movimento musicale di massa che si
esprime con le note e parole, bene amalgamato ed eterogeneo da nord a
sud. Tutto ciò ha fatto da sprono ai nuovi e “vecchi” musicisti a
riabbracciare i propri strumenti e farli vibrare ancora più forte.
É una cosa molto positiva, indipendentemente dal genere e dal proprio
gusto musicale, ora un po’ tutti noi artisti emergenti riusciamo ad
avere maggiore visibilità senza rimanere nella nicchia come un tempo.

 

Oltre il nuovo album cosa bolle in pentola?

Il pentolone di Malbianco è bello grosso in questo ultimo periodo e
ribolle di ambizione e note musicali.
Dopo il lancio del disco l’obiettivo principale è suonare, suonare,
suonare. Ergo partire per un tour italiano ad ampio raggio e riuscire
ad accontentare tutti quei fan che ci seguono da tanto grazie ad
internet in ogni angolo del bel paese.

Un consiglio con saluto allegato ai nostri lettori

Ehi ehi ehi noi siamo Malbianco è vi consigliamo di ascoltarci su
tutte le piattaforme musicali e social. Quindi cercate MALBIANCO su
spotify, su instagram, su youtube, su facebook, cercateci ovunque,
fatevi infettare dalla nostra musica. (ridono)
Un doveroso saluto e ringraziamento va Silvio Mauro che ci ha
sopportato per ben 10 domande e un abbraccio forte a te lettore che
sei riuscito ad avere la pazienza di leggere fin qui.
Malbianco vi ama!

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