Editoriali

Caro Klaus, se vuoi un consiglio scappa da questa città: non ti merita

{module Firma_Anton Giulio Madeo}Forse non ci crederete, ma all’ingresso di questa città bisognerebbe esporre un cartello con su scritto: perdete ogni speranza voi che entrate. In città ovviamente. Perché qui trovate la quintessenza della stupidità umana elevata alla massima potenza. Ultimo caso: si sparge la voce che al nostro concittadino Klaus Algieri, presidente della Camera di Commercio di Cosenza e vicepresidente di Unioncamere nazionale, l’Università della Calabria abbia meritoriamente conferito una laurea honoris causa in Economia aziendale e management. Una bella notizia, tutto sommato, che con Klaus premia anche la città, di fronte alla quale, però, il coriglianese medio o medio-alto che fa? Va a vedere chi è Algieri? Cerca di capire la motivazione di questo riconoscimento? Si informa su ciò che ha fatto? No, troppa fatica, la prima cosa che fa è commentare. Il commento parte prima del pensiero, il pensiero arriva prima che si attivino le sinapsi. Penso, dunque sono, diceva Cartesio. Il coriglianese medio o medio-alto non pensa, commenta, dunque è, si illude di essere. Infatti, ha un livello di approfondimento di ciò che vede e sente di pochi millisecondi, dopodiché gli viene di esprimere subito quello che pensa, ritenendolo importante, per sentirsi più furbo degli altri: così escono fuori quelli del “ma all’Unical, sono impazziti?”. E dunque, invece di gioire, fanno subito notare, livorosi, magari fermandoti per strada, che questo nostro concittadino quel riconoscimento non lo meriterebbe. Perché? Non si sa. Dicono solo cose vaghe, banali, inutili luoghi comuni. E tutti, soprattutto quelli degli ambienti più altolocati, commentano, magari irridendolo, per poi leccargli il culo o fare gli amici del cazzo quando se lo ritrovano davanti: un popolo di ipocriti e ignoranti, dunque, diventati tutti espertissimi. Insomma, lo descrivono come uno sprovveduto, se uno ascoltasse solo i loro commenti. Peccato, però, che lo sprovveduto in questione sia uno intelligente e capace, perché uomo d’azione prima che di pensiero. Uno con le palle, preparato, che ha fatto della moribonda e putrescente Camera di Commercio di Cosenza un organismo vivente, utile, dopo che per decenni è stata in coma, per metterla finalmente al servizio delle aziende e, sotto molti aspetti, anche del territorio. Infatti, tra le tante cose, la Camera di Commercio guidata da Algieri, che nel frattempo è diventata un’eccellenza nazionale, oltre ad aver sottoscritto 34 accordi di collaborazione con istituzioni importanti, quali la Regione Calabria, il Conservatorio di musica, i musei e tanti comuni, ha avviato un processo di sburocratizzazione e semplificazione senza precedenti, capace di sbrigare tutte le pratiche di cui un’azienda oggi ha bisogno in soli cinque giorni, quando in passato occorrevano mesi. Una buona pratica, insomma, un modello di efficienza inconcepibile finora al Sud, che le ha permesso di ricevere anche riconoscimenti prestigiosi, da parte dell’OCSE e il Premio Adriano Olivetti, che di certo non si danno al primo arrivato o a uno “sprovveduto”. E allora, siete per caso stupiti per il comportamento dei coriglianesi? No, perché qui accade in continuazione. È purtroppo la fotografia di una città in declino, ma anche di una società in declino, diventata brutta, cattiva, rancorosa e invidiosa, una merda assoluta insomma. Ecco perché per sconfiggere tutto questo bisogna combattere la rivincita del pensiero di chi non ne ha uno neppure per verificare quello che commenta. È l’idiozia che viene dal basso e, purtroppo, anche dall’alto. È la supremazia della superficialità dell’ignoranza. Quello che è successo a Klaus Algieri qui succede ogni giorno e in ogni ambiente, con ogni tipo di notizia positiva. E purtroppo per dirtelo ti rincorrono fin sotto casa. Intanto, noi che livorosi non siamo, a Klaus auguriamo tutto il bene possibile, se lo merita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *