calze a rete

Un’estate di gay e … (parte seconda)

{module Firma_redazione}Oltre ai bisex, quest’anno, sulle nostre spiagge, si notano (o non si notano, perché occorre molta attenzione per scoprirlo) i pedofili discreti e misurati: persone di solito sulla cinquantina, tranquille e rassicuranti, con un po’ di pinguedine, che amano mescolarsi coi giovanissimi, abbronzatissimi e pronti, se occorre, anche a spiare dal buco della serratura. Hanno una strategia d’attacco molto semplice, ma non facilmente riconoscibile: prima individuano la preda (di solito ragazze tra i 17 ei 19 anni, ecco perché li definiamo misurati), poi si fanno amici dei genitori o addirittura dei fidanzati della malcapitata e da quel momento non li mollano più. Si sentono quasi di famiglia, così, da una parte, fanno finta di parlare disinteressatamente col padre o col ragazzo della fanciulla adocchiata di vari argomenti (il più gettonato è la politica, ma non trascurano anche lo sport e, l’immancabile, clima, perché le stagioni non sono più quelle di una volta), dall’altra, quando nessuno li vede, si avvicinano lentamente alla preda per sferrare il primo attacco. Così, palpeggiano, in maniera innocente e delicata, senza farsene accorgere, magari per complimentarsi del bel costume che indossano, sfiorano, accarezzano, come si farebbe con una sorella più piccola, chiedono, alla ragazza, se ha fatto il bagno e se non lo ha fatto la invitano a farlo insieme con loro. Il più delle volte, però, il tentativo di approccio dei pedofili discreti e misurati, va a vuoto, perché non hanno il fascino sufficiente per conquistare le attenzioni di una ragazza giovane. Infatti, i pedofili discreti non hanno classe, non hanno cultura, non hanno gusto e non hanno nemmeno senso dello humour. Insomma, i pedofili discreti sono un disastro, degli sfigati che fanno più pena che paura. Sono dei poveracci, innocui, cui, magari, è andato tutto storto nella vita, con mille problemi per la testa, che cercano solo un po’ di compagnia, di attenzioni forse per sentirsi meno soli o ancora giovani, poiché si accorgono che il tempo gli scappa via, inesorabile. Per cui possiamo dire, che i pedofili discreti e misurati non sono soggetti pericolosi. Non farebbero mai del male alle “loro giovani ragazze”, che per loro sono pur sempre un tentativo, anche se goffo e patetico, di riempire una vita fatta di solitudine e fallimenti.

La signorina snob

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